Il Re dei risotti
Il riso Carnaroli è una varietà molto adatta alla produzione di risotto, grazie alla sua elevata capacità di assorbire i condimenti e di resistere alla cottura. È diverso dal più comune riso Arborio per il maggiore contenuto di amido, la consistenza più soda e il chicco più lungo. Appartiene alla classe del riso "superfino" e spesso è chiamato "Re dei risi". Un fattore importante per gli amanti di questa varietà è ricercare il Carnaroli prodotto da semente certificata. La garanzia di tracciabilità e autenticità data dalla semente è un elemento determinante per la distinzione delle peculiarità di tale varietà.
Certificato DOP
La denominazione di Baraggia Vercellese e Biellese designa con esclusività, un prodotto risiero coltivato nelle provincie di Biella e Vercelli. La Denominazione d'Origine Protetta offre importanti garanzie: origine, provenienza delle materie prime, localizzazione e tradizionalità del processo produttivo. I prodotti certificati DOP pertanto sono sinonimo di: Serietà, Tracciabilità, Legame con il territorio, Tipicità.
Come cucinarlo
Quali sono i segreti per cucinarlo al meglio? Si parte da un buon brodo che, nel caso della ricetta base, deve essere vegetale. Altro passaggio importante: la tostatura. Contrariamente da quanto si creda, deve avvenire a secco, senza olio o burro. Fatelo in una casseruola abbastanza grande da distribuire bene i chicchi e mescolatelo spesso in modo che non si brucino o attacchino. Tenete il fuoco a una temperatura moderata e aspettate che il riso diventi bello brillante (4-5 minuti). In questo modo i chicchi non si romperanno in cottura. Sfumate con il vino bianco e, non appena sarà evaporato, aggiungete il brodo bollente. Un eventuale soffritto va preparato a parte e unito al riso prima del brodo. Un ultimo passo: la mantecatura. Deve essere fatta a freddo ovvero allontanando la casseruola dal fuoco. Si può usare burro, burro e parmigiano grattugiato, ma anche olio extravergine d’oliva perché la cremosità viene data dal corretto rilascio dell’amido con il brodo caldo e il suo successivo riassorbimento nel chicco durante la cottura.
Tempo di cottura: 16 minuti.
Vi consigliamo un vino rosso come il nostro Barolo DOCG Govone per sfumare risotti a base di carne o funghi, un vino bianco come il Roero Arneis DOCG Govone per risotti a base di pesce, verdure o formaggi.